(A cura della d.ssa Brunella Pagliara)

La scuola dell’Infanzia è luogo di inclusione nel quale vengono riconosciute specificità e differenze dei singoli bambini.

La progettazione, quindi, soprattutto nel caso di alunni portatori di handicap psicofisici, deve essere pensata in chiave evolutiva: deve individuare i reali bisogni del bambino e deve prevedere obiettivi adeguati e raggiungibili attraverso un costante monitoraggio e continui aggiustamenti.

Tutto ciò si traduce, in maniera concreta, nella stesura di due documenti in particolare: il PDF e il PEI.
Il PDF (Profilo Dinamico Funzionale) è conseguente alla diagnosi funzionale e preliminare alla formulazione del PEI.
Nel PDF viene definita la situazione iniziale del bambino e le tappe di sviluppo conseguite o da conseguire.
Il PEI (Piano Educativo Individualizzato), invece, è un un progetto educativo che coinvolge gli operatori della scuola, dei servizi sanitari e sociali, in collaborazione con la famiglia.
E’ il documento nel quale vengono descritti gli interventi educativo-didattici programmati per il bambino ed è da considerarsi un vero e proprio progetto di vita in cui vengono definiti gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto all’integrazione scolastica.

In questo quadro di collaborazione, l’insegnante di sostegno funge da “specialista” nella ricerca di adeguati strumenti e strategie secondo la sua professionalità, le sue competenze e i suoi atteggiamenti diventando, così, un promotore della maggiore autonomia e integrazione possibile per il bambino.